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staff
Registrato: 22/07/07 07:04 Messaggi: 6374
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Inviato: Lun Giu 05, 2023 5:23 am Oggetto: PF: Santa Rita l'aggiusta mariti di Angelo Trapani |
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Riceviamo e pubblichiamo questo lavoro di Angelo Trapani
Le parole dell'autore:
Chi era Santa Rita
Il suo nome era Margherita Lotti, nata a Roccaporena, frazione di Cascia, (Umbria) nel 1371, e ancora giovanissima, data in sposa a Paolo Ferdinando Mancini, un uomo dal carattere fortemente litigioso e dal quale ebbe due figli.
La vita di Rita non era facile a causa del comportamento del marito. Ma con il suo amore ed il suo fare docile provò a convertirlo a modi più remissivi.
Non si sa se riuscì nei suoi propositi, giacchè in breve tempo il marito fu assassinato. Questo episodio, stava per scatenare la vendetta dei figli che la santa però, con le sue preghiere, riuscì a scongiurare.
Si narra che Rita un giorno, giunta in età avanzata, piangendo chiese a Gesù in croce di avere almeno una piccola parte delle sue sofferenze, e fu accontentata. Infatti, una spina della corona del Cristo le ferì la fronte, facendola sanguinare copiosamente, fino a provocarne morte.
Il Santuario di Santa Rita, in Sant’Agostino, è situato nel centro storico di Palermo, presso il quartiere del Capo, ed è un il luogo eretto a Santuario diocesano, dedicato all’amatissima Santa.
Ancora oggi, ogni 22 di maggio, giorno della ricorrenza della sua morte, avvenuta nel lontano 1457, i devoti giungono al Santuario di santa Rita in pellegrinaggio da tutta la città, per partecipare al tradizionale rito della benedizione delle rose.
Dopo la cerimonia, i fiori benedetti saranno portati dai fedeli nelle proprie case e lì, gelosamente custoditi, proteggeranno le loro famiglie, tenendole lontane da ogni male o avversità.
La domenica successiva al 22 di maggio, per le vie del quartiere, si snoda una solenne processione alla quale si accodano i fedeli per manifestare la loro devozione.
Tra questi, è ancora oggi possibile vedere alcune donne vestite con il tradizionale abito di S.Rita, (un saio nero con il bavero bianco e una cintura benedetta alla vita). Loro sono le devote che nei 15 giovedì prima del 22 maggio, rigorosamente a piedi scalzi, portano dei grossi ceri accesi al santuario, in segno di riconoscenza per la grazia ricevuta.
Santa Rita, l’aggiusta mariti
A questo proposito, più dettagliatamente, la tradizione vuole che le donne del quartiere, sposate o fidanzate, possano rivolgersi alla Santa per ottenere positivi cambiamenti nel comportamento dei loro amati e nella relazione di coppia.
Così, una tra le più comuni richieste di grazia è la fedeltà, oppure l’allontanamento della persona amata da quelle che sono le cattive amicizie o anche dalle pessime abitudini come il bere o il gioco.
Analogamente, le giovani fidanzate chiedono alla Santa di vigilare sull’onestà dei futuri sposi e sulla loro capacità di assumersi e mantenere gli impegni e gli amorevoli propositi del buon padre di famiglia.
Insomma il desiderio delle donne era che i loro uomini fossero devoti alla famiglia, tenendo a freno quella smania verso il sesso femminile: concetto che tradizionalmente vuole il maschio siciliano, sempre a caccia di “farfalle”.
Buona visione
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angelo trapani
Registrato: 17/06/09 17:34 Messaggi: 870 Residenza: Palermo
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Inviato: Lun Giu 05, 2023 6:29 am Oggetto: |
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Grazie Staff.
La particolarità di questa serie è il punto di vista, per me insolito.
Infatti, da un po' di tempo meditavo di realizzare un reportage dal backstage della processione, cercando di capire cosa accadesse dietro le quinte in quei momenti che precedono l'uscita del fercolo. Quindi, con un escamotage, confondendomi tra gli appartenenti alle congregazioni, mi sono piazzato all'interno della chiesa e non fuori come tutti i fedeli, come accade di consueto. E questo è ciò che ho visto e fotografato.
Buona visione _________________ La strada è quel teatro naturale dove ogni giorno va in scena la vita; palcoscenico di quella commedia dove tutti noi diventiamo attori... a volte protagonisti
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www.angelotrapani.altervista.org - http://angelotrapani.wordpress.com/ |
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Franchetti SOCIO SOSTENITORE
Registrato: 04/01/08 07:48 Messaggi: 674 Residenza: Como
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Inviato: Lun Giu 05, 2023 7:33 pm Oggetto: |
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azz, solo ora ho la siepe di gelsomino e se avessi conosciuto prima la storia, una preghierina per il mio matrimonio l'avrei fatta volentieri. Tant'e`...
Ecco, sai cosa mi colpisce in questi tuoi scatti (lasciando perdere tutti gli aspetti tecnici che colimano con il mio gradimento visivo)? E` il suono, si`, mi sembra di sentire le voci, i rumori, la gente in giro
Gran bel reportage! _________________ david |
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Marco Furio Perini SOCIO SOSTENITORE
Registrato: 20/03/08 17:38 Messaggi: 1521 Residenza: Torino
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Inviato: Mar Giu 06, 2023 5:51 am Oggetto: |
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Guardando anche questo reportage mi sembra di essere lì, significa che hai perfettamente rispettato quella regola che Capa aveva riassunto con una sola frase: "se la foto non è riuscita è perchè non eravate abbastanza vicini alla scena...".
A prescindere, certo che la fede delle donne in quella credenza della santa "salva-mariti" fa quasi tenerezza tanto è ingenua... oggi come oggi ci vuol ben altro per sperare di cambiare i comportamenti di tanti uomini verso le donne ... |
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angelo trapani
Registrato: 17/06/09 17:34 Messaggi: 870 Residenza: Palermo
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Inviato: Mar Giu 06, 2023 10:59 am Oggetto: |
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Grazie ragazzi.
Le parole del Maestro sono sempre di insegnamento. Tuttavia, al di la della volontà di seguire o meno le sue preziose indicazioni, in questo caso specifico è il grandangolo spinto che in qualche modo costringe ad avvicinarsi ai soggetti.
Questo con il duplice risultato di mettere in pratica le parole di Capa e di poter realizzare anche delle prospettive molto interessanti. L'unico vero problema è l'aspetto compositivo, perchè la grande quantità di elementi che entrano in gioco nell'inquadratura è davvero difficile da controllare in un sol colpo d'occhio. Ma... c'è sempre una doppia faccia nella stessa medaglia
Quanto alla storia, si, è vero... c'è un fondo di squisita ingenuità decisamente d'altri tempi.
Grazie ancora per aver apprezzato _________________ La strada è quel teatro naturale dove ogni giorno va in scena la vita; palcoscenico di quella commedia dove tutti noi diventiamo attori... a volte protagonisti
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Gabriele Pardini
Registrato: 25/06/13 08:18 Messaggi: 384
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Inviato: Mar Giu 06, 2023 12:04 pm Oggetto: |
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splendido reportage, adoro le distorsioni prospettiche che incorniciano le scene riprese con la maestria di chi sa raccontare come pochi attraverso le immagini.
Complimenti sinceri.
lele _________________ http://iz5jlw.jimdo.com |
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angelo trapani
Registrato: 17/06/09 17:34 Messaggi: 870 Residenza: Palermo
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Inviato: Mer Giu 07, 2023 3:28 am Oggetto: |
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Gabriele Pardini ha scritto: | splendido reportage, adoro le distorsioni prospettiche che incorniciano le scene riprese con la maestria di chi sa raccontare come pochi attraverso le immagini.
Complimenti sinceri.
lele |
Grazie Lele, gentilissimo.
Un saluto _________________ La strada è quel teatro naturale dove ogni giorno va in scena la vita; palcoscenico di quella commedia dove tutti noi diventiamo attori... a volte protagonisti
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Sandro Sardoz SOCIO SOSTENITORE
Registrato: 14/01/13 09:52 Messaggi: 986
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Inviato: Ven Giu 09, 2023 8:46 pm Oggetto: |
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Meraviglioso reportage, bn, contrasti, pdr. |
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Angelo Luppi
Registrato: 23/08/15 07:13 Messaggi: 211
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Inviato: Lun Giu 12, 2023 1:54 pm Oggetto: |
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Anch'io, come gli amici, apprezzo molto questo punto di ripresa pur con tutte le sue difficoltà tecnico-compositive. L'idea di fotografare dall'interno delle situazioni vale l'acquisizione di queste difficoltà, che peraltro (a mio avviso) rendono più realistico e valido questo lavoro.
Angelo ^A^ |
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