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Recensione di Riccardo Corsini su foto di Allenatore

 
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MessaggioInviato: Lun Feb 23, 2009 6:41 am    Oggetto: Recensione di Riccardo Corsini su foto di Allenatore Rispondi citando

La foto di Allenatore





La recensione di Riccardo Corsini:

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Una fotografia è un documento per l’eternità, se ben stampata e conservata, questa del nostro mitico Allenatore, assomiglia molto ad un documento molto attuale, che potrebbe passare nel tempo, per essere rivisitata tra 100 anni quando tutto sarà diverso.
Certo è una fotografia all’apparenza semplice ma di non facile lettura, ci sono tante letture qui dentro, ci vorrebbe un portfolio dedicato, per essere certi di fare bingo, ma il bello di questa arte povera è anche vedere e sentire come gli altri vedono, quello che noi abbiamo visto attraverso il nostro mirino, il nostro occhio, ed io cercherò di leggerla con tutto il mio bagaglio fotografico, ma a volte non è sufficiente.
La prima cosa che salta all’occhio, al mio occhio, è lo spazio completamente vuoto al centro, sembra un dettaglio, ma secondo me non lo è anche lui è un soggetto, il quinto soggetto, insieme agli altri quattro.
Partiamo dal titolo, Domenica, bisogna calarsi in una domenica, chissà perché mi viene in mente domenica mattina, forse perché vivo di mattina, il pomeriggio dormo, domenica mattina………..Vista la scena, mi immagino un piazzale di una chiesa o una piazza di paese, dove si radunano i paesani, e sinceramente è questo l’effetto che mi da questa immagine, una bella piazza, ed ecco all’interno di essa, i quattro soggetti, sembra costruita tanto è variegata, difficile usare diagonali per la lettura, partendo dall’angolo in alto a sinistra entrano in scena due ragazzine, sembrano dirigersi verso il gruppo a destra in alto, dove ci sono ragazzini più piccoli e adulti, quasi fossero le figlie maggiori, che non vogliono stare la domenica mattina con i genitori e i fratellini più piccoli, non è forse così?.........
Interessante anche il gruppo di sinistra in basso, mi pare la classica scena di due coppie mature, una delle quali con suocera annessa, anche quello è un classico della domenica, non me ne vogliano le suocere, ma se rinasco la cerco orfana…….
Certamente il soggetto che fa il botto in questa fotografia è la signora anziana nell’angolo di destra in basso, rappresenta senza ombra di dubbio la terza età, e la solitudine in persona, basta guardare il contrasto con gli altri tre soggetti, due bimbe floride e felici, un gruppo di genitori con figli, due coppie con suocera, e poi lei, sola, e triste, non può essere diversamente, la solitudine è uno stato mentale, si può essere soli anche in mezzo alla gente, oppure insieme alla propria famiglia, ma quando si è avanti con gli anni, diventa anche una cosa pratica che si tocca tutti i giorni, non si scambia una parola, si ha paura di sentirsi male, di non avere il tempo di prendere il telefono, la solitudine è qualcosa di solido che prende possesso di te e non ti fa più vivere…………….
Ed ecco che entra in campo il quinto soggetto, quello meno visibile eppure così grande, il vuoto assoluto, che divide i primi tre soggetti dalla signora, il vuoto di questa società sempre più enorme, tra giovani e anziani, è vero gli anziani sono noiosi ma ci dimentichiamo che un giorno lo diventeremo anche noi, sempre che non saldiamo il conto prima, gli anziani sono il patrimonio dell’esperienza che i giovani hanno a disposizione, certamente non ci insegnano a usare un pc, ma per sapere qualcosa della vita senz’altro si. Cambiano i tempi, non c’è più il cavallo ci sono le automobili, ma i problemi sono i soliti, questo enorme vuoto che qui, secondo me, è stato ben personalizzato, non può essere colmato solo dalle parti sociali, assistenti ecc. ecc. una volta al tempo della famiglia patriarcale, questo era un problema che non esisteva, c’era sempre qualcuno in casa che si prendeva cura dei VECCHI, poi la società si è evoluta, e come sempre accade, in tutte le evoluzioni, qualcosa rimane indietro, la perfezione non è umana.
La grana in questa immagine è un valore aggiunto, rende la fotografia ancor più storica, come aver fotografato un momento veramente importante, secondo di come la si legge, lo è, ………Per me lo è, è uno spaccato molto vicino alla realtà del momento, non c’è solo quel vuoto che ho letto, ci sono tanti vuoti in questo momento che ci circondano, i valori primi di tutti, non esistono più, perché nessuno gli insegna più, e quando dico nessuno, mi riferisco alla maggioranza, per fortuna ci sono sempre un bel po’ di persone come dio comanda in giro…………………….
Forse è per questo che mi ha colpito quell’enorme vuoto al centro della fotografia, un po’ come se tutti girassimo intorno ai vari vuoti, senza trovare il coraggio di colmarli……………………………….

Grande fotografia, niente da dire, quando un’immagine parla, il risultato è stato raggiunto, e questa racconta veramente tanto………………
Complimenti

Riccardo Corsini
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