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Inviato: Dom Dic 20, 2009 7:11 am Oggetto: Recensione di Riccardo Corsini su foto di Simona Capaldi |
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La foto di Simona Capaldi
La recensione di Riccardo Corsini
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Ecco un’esempio di formato ben utilizzato, usare il formato quadrato, vuol dire non avere aiuti, è un formato neutro da usare solo se la foto è valida, allora l’occhio è più propenso a guardare, ha gustarsi l’intera immagine, senza l’intervento del dinamico verticale, o del pacifico orizzontale……..
Mi piace la risposta di Simona, alla domanda se la foto è genuina, oppure se c’è un’intervento in post, poteva benissimo rispondere la prima, invece ha dato la vera versione, cioè che c’è stato un’intervento con PS, per creare l’effetto vetro bagnato, effetto ben dosato, e con il suo scopo ben preciso.
C’è solo da aprire una parentesi, giusto o non giusto, le correnti di pensiero sono tante, ma si dividono principalmente in due, i puristi, e gli smanettoni di PS, ora, io faccio una mia considerazione, diciamo moderna, o meglio attuale, siamo ormai entrati di diritto nell’era digitale, una fotografia pura ha senz’altro il fascino di essere una immagine pensata e costruita solo con la mente, l’occhio e la fotocamera, ma se il risultato, di una manipolazione leggera, come nel nostro caso, riesce a dare più pathos, dare una marcia in più all’immagine, perché non farla, oltretutto, c’è da sottolineare, che un’intervento leggero, dosato, e senz’altro migliorativo, è segno di possedere un’occhio creativo a posteriori dell’immagine, in poche parole di saper guardare una fotografia finita e capire che un piccolo intervento, la può far salire di qualità, sia visiva che di contenuto, senza snaturare la sua vera identità, e allora ben vengano questi interventi, ma fatti bene, e non invasivi, se no meglio lasciar perdere!
Quindi, secondo il mio modesto giudizio, è stato ottenuto una bella cosa con un piccolo intervento, il musicista senza bollicine, avrebbe avuto tutto un altro impatto, qui invece, si legge, una vera e propria fuga, le goccioline fanno pensare ad un piccolo concerto da strada, di quelli che si vedono spesso nelle piazze delle città, soggetti a tutte le intemperie, e sembra proprio che stia scappando!
Un risultato di contenuto di buon livello, come di livello elevato è il decrescere, del nero, dal basso verso l’alto, per finire ad un chiarore molto inteso, un bianco senz’altro bruciato, che fa al nostro caso, sta scappando dal nero della pioggia, per andare verso la luce, con la speranza di poter continuare a suonare il suo strumento!
Sicuramente siamo davanti ad una fotografia che non può lasciare indifferente chi la guarda, non esente da errori tecnici, ho esaltato le due estremità, il bianco e il nero, che segnano un cammino, il musicista, poteva essere migliore come resa, magari lavorando proprio in post, con lo strumento scherma/brucia, ma sono dettagli, questa è una fotografi che la inserisco in quelle “colte al volo” con un’aggiunta artificiale, fatta ad hoc, e questa categoria di immagini non devono essere perfette tecnicamente,ma devono smuovere le emozioni, o almeno destare un forte interesse!
Un piccolo appunto lo voglio fare sul discorso “foto artistica”, bhe, Simona, questa è una parola grossa, per 2 motivi fondamentali, il primo, di foto artistiche ce ne sono veramente poche, sono quelle che non hanno paura del tempo, ed ancora oggi dopo anni ed anni continuiamo ad ammirare, fotografie di Bresson, Adams, e tanti altri, ma anche loro non hanno un patrimonio elevato di foto artistiche nel vero senso della parola, il secondo motivo non è un mio pensiero, purtroppo è uno scontro che vive in palazzi più alti di me, l’arte è una cosa ben definita, e comprende pittori, scultori, e poco di più, tant’è vero che la fotografia, viene chiamata, al massimo, arte visiva, ecco, qui scaturisce il dilemma, perché sul fatto che sia un’arte visiva, nessuno ha da dire nulla, se la paragoniamo alla “vera” arte, scoppiano di quelle discussioni che non hai idea, io da sempre ho la mia idea, per me la fotografia, è il parente povero dell’arte, e sotto sotto, un po’ di vena artistica ci vuole, per fare delle belle fotografie, ancor di più per intervenire in post, adeguatamente, senza snaturare l’immagine!
Per me hai fatto una bella cosina, sia nella fase di scatto, che nella fase di post, e penso che hai da andare fiera di questa immagine, e ti faccio i miei più sinceri complimenti!
Colgo l’occasione, visto che questa è la recensione di Natale, per fare gli auguri a tutti, ma proprio tutti, ricordando, a tutti, che Natale, viene una volta l’anno, ma forse sarebbe meglio ricordare più spesso, magari anche quando è caldo d’estate, e il Natale molto lontano, di essere più buoni, più comprensivi, senza aspettare il 25 dicembre, per scambiarsi dei convenevoli, dimenticando dopo un minuto, quello che abbiamo detto, gli auguri che abbiamo fatto, aspettando la fine delle feste, per continuare nella solita arida vita di sempre, fateci un pensiero a questo, non serve a nulla la bontà natalizia, come andare alla messa la notte di Natale, quando non ci si è mai stati tutto l’anno, chi è religioso, ci deve andare sempre, chi è onesto lo deve fare tutto l’anno, lo so, probabilmente sono parole che si perderanno in qualche piega del web, ma non credo alle smancerie natalizie, credo ad un cammino equilibrato tutto l’anno……e rinnovabile……………….
AUGURI, auguri tuttol’anno………………………………………..
Riccardo Corsini |
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