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Micromosso.com Libera Community di Fotografia Amatoriale e non
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Giordano Proietti
Registrato: 18/05/11 08:13 Messaggi: 5
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giacomo saviozzi
Registrato: 02/02/08 11:54 Messaggi: 390 Residenza: volterra
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Inviato: Lun Mag 30, 2011 2:24 pm Oggetto: |
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Buona sera. Sig. Giordano
Riscrivo volentieri su questa rubrica dopo tanto tempo. Gli impegni di lavoro, gli impegni "artistici" (per la cronaca, ma sopratutto per gli amici toscani di MM il 18 giugno c'è il vernissage di M'arte, una biennale d'arte contemporanea internazionale, ovviamente, haimé nulla a che vedere con Venezia, che si terrà a Montegemoli ( Pi) dove sono stato invitato a partecipare con un'istallazione e una video/animazione). Dicevamo, gli impegni di lavoro, mi hanno tenuto lontano dal sito e dal web in generale per cui non sono riuscito a seguire come avrei voluto.
Per me la "lettura" delle fotografie altrui è sempre stata un momento di riflessione non solo sull'immagine che mi viene proposta ma in particolare sul modo di guardare, osservare la fotografia. Un modo per capire le mie immagini attraverso quelle degli altri. Per cui trovarmi lontano da questa "lettura" mi ha tenuto lontano anche dall'osservare e riflettere.
Guardo con piacere questa foto perché mi ritrovo a dover "scoprire" particolari, oggetti che la compongono.
Osserrvo uno skate ( o qualcosa di simile) che con il mosso rimanda immediatamente alla "frenesia" all'idea del precario, e perché no anche all'ignoto di cio' che sta per accadere. Ci si sofferma ad osservare con una certa apprensione per gli eventi: è solo? sta cadendo giù seguito dal "ragazzino"? o è soltanto "medium" del l'incedere? Il "movimento" della scalinata, quasi a chiocciola, mi ricorda l'idea "noir" di certi films d'autore. Personalmente avrei contrastato di più e avrei scelto un punto di ripresa da molto più basso. Avrei tenuto al minimo d'altezza lo stativo ( perché immagino, visto i tempi lunghi di ripresa, che ha usato il cavalletto) addirittura avrei provato a immaginarmi una ripresa raso terra. Ma cio' è cio' che avrei fatto io e poco importa. Il BeN da forza spesso alle immagini altre volte invece crea un certo "disorientamanto". In questo caso poteva anche starci il colore, magari "lavorato" a restituire emozioni. Chiudere molto l'obiettivo per ottenere tempi di posa lunghi, secondo me, ha penalizzato la messa a fuoco rendento fin troppo nitida la scala e il la sua "via di fuga" forse a fuoco sarebbero bastati gli scalini appena dopo la curva, che ne so la prima panchina. Un contrasto tra moto "frenetico" e "stabilita" "immobilità" dell'attesa. Nel complesso trovo la foto interessante più per un discorso "semantico" che tecnico. Le alte luci, e il punto di ripresa non rendono a mio avviso giustizia ad un "messaggio" interessante.
Grazie
Giacomo Saviozzi _________________ http://giacomosaviozzi.blogspot.com
http://andy-capp.blogspot.com |
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Antonio Perrone Torkio STAFF
Registrato: 15/11/06 12:34 Messaggi: 7913 Residenza: Guidonia (RM) - Torchiarolo (BR)
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Inviato: Mar Mag 31, 2011 7:14 am Oggetto: |
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grazie Giacomo per questa analisi ... molto propedeutica per tutti noi _________________ Abbiate pazienza, sto cercando di imparare a mettere a fuoco...
il mio nuovo sito: www.antonioperrone.com |
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