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Spring light (III)
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Analogico: Olympus OM10 + Zuiko Auto-S 50mm f/1,8 + Kodak Portra 400
La serie "Portra" di Kodak è assolutamente meravigliosa! Tanto la 160, quanto la 800 (che sono agli "estremi" della triade) sono pellicole incredibili, ma forse è proprio nella versione 400 che a mio avviso si condensano le migliori e più caratteristiche virtù di questa emulsione. Se si è fotografato per troppo tempo con il digitale la mia potrebbe finanche apparire come una farneticazione... ma provateci e poi vedrete (^_^)
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Ottima luce e buon risultato
PS. e` un po' che sto pensando di rifare due scatti in pellicola, ho diverse macchine da provare (una su tutte, una Nikon Pronea 600i con pellicola APS, ancora nuova di scatola, presa ad Hongkong. Il bello e` che posso usare le lenti della d700)
(e le controverse (bn) bacinelle in cucina o in bagno...)
@Franchetti: sì, la variabile economica è stata (anche) tra le motivazioni che in passato mi indussero alla transizione verso il digitale.
Con gli anni, però, credimi ho speso infinitamente di più proprio col digitale rispetto a quanto avrei fatto con l'analogico. Non rimpiango affatto la scelta fatta e oggi la mia Nikon Z5 continua a regalarmi grandi soddisfazioni, non lo posso di certo negare 😉 Tuttavia con gli anni mi sono reso "drasticamente" conto che il mio modo di "concepire il tempo ed il modo dello scatto fotografico" erano diventati un misto di pratiche impulsive che avevano finito col minare un po' alle basi la mia passione.. mille funzioni da impostare/provare, fai click e guardi il risultato nel display, non ti piace e ne rifai altri 10 fino a quando non ti soddisfa, scegli il tipo di messa a fuoco (a inseguimento, singola, continua, con pin-point o area wide, ecc.)... insomma, tanta roba in grado di produrre la foto forse "perfetta", ma personalmente mi sentivo un po' "intossicato" da tutto questo.
Il ritorno allo scatto in analogico mi ha rimesso in contatto con il mio passato permettendomi di riassaporare quelle meravigliose ed indimenticabili sensazioni provate quando, appena adolescente, mio padre mi regalò la prima macchina ed iniziai i miei appassionati esperimenti fotografici. Quanto è stato bello ritornare a mettere a fuoco manualmente (altro che quelle ghiere imbarazzanti drive-by-wire delle ottiche moderne), udire il suono meccanico dell'otturatore e dello specchio reflex, azionare la leva di trascinamenro per avanzare allo scatto successivo, aprire il dorso per caricare la pellicola inserendo la linguetta iniziale a collimazione delle dentature del rocchetto, riavvolgere manualmente il rullo utilizzando la levetta laterale e sentire il film che giro dopo giro torna nella sua capsula protettiva pronto per essere sviluppato... Ma soprattutto quanto mi ha fatto bene "non essere più costretto" a guardare un display dopo ogni scatto 😀 La "magia" adesso è tornata!!!