ue` che sorpresa, beh grazie staff e grazie a chi e` passato e passera`.
Due paroline: usare l'AI e` stato divertente e interessante ma piu` che arte fotografica si va su un'arte illustrativa. Rimane, a mio avviso, piu` interessante la fotografia quando si raggiunge il risultato che si ottiene facilmente con un programma.
Rimane comunque un mezzo interessante se usato, applicato "per l'uomo e non contro l'uomo" come purtroppo si vede in molti utilizzi. Insomma, l'eterna lotta del bene contro il male :-)
La contaminazione sarà inevitabile.
Se dichiarata, questa tecnologia sarà (nel bene ed nel male), un'altra tecnologia di trattamento immagini che si aggiunge a quelle di camera oscura o di programmi informatizzati di foto ritocco.
Poi in realtà bisognerà vedere l'onestà d'uso di chi la utilizza.
Il vero problema (di tutta l'AI in realtà , in tutti i campi) è che senza una adeguata educazione delle persone a saper leggere condizionamenti suadenti (come il canto delle sirene di Ulisse) o condizionamenti imperativi (Il Sacro uffizio e Galileo Galilei- "eppur si muove") l'intelligenza artificiale produrrà anche (molta) stupidità personale..
Se poi diverrà davvero 'autonoma', ovvero capace di decidere ed operare di sua iniziativa, saranno guai grossi...
La foto, come risultato finale, mi piace, e complimentissimi per la home ... per la discussione sull'AI, direi che non deve essere vietata, altrimenti dovremmo censurare anche il digitale, ma usata con la giusta misura.
Ovviamente faciliterá il compito a chi si vuole cimentare con la fotografia, ma non metteri mai a confronto uno scatto preso dal mondo reale con qualcosa prodotto in modo completamente (qui è doveroso il tichiamo al termine) artificiale.
L'arte (di cui la fotografia fa parte a pieno titolo) è prima di tutto frutto di ingegno, creativitá, intuizione, ma anche lavoro assiduo, tentativi, fallimenti, lezioni imparate, ... tuttecose, nel bene e nel male, tipicamente umane e difficilmente imitabili ... ed è caratterizzata anche da tanta imperfezione ... che agli algoritmi insegniamo ad evitare ... la discussione sarà lunga, la fotografia resterà unuca ed eterna, magari amiccante verso il mondo circostante per imparare qualcosa di nuovo senza contaminarsi o snaturarsi ...
Non entro nel merito dell'A.I. e della sua liceità in fotografia, cosa alla quale, dovremo tutti abituarci prima o poi. Mi soffermo piuttosto sul messaggio che l'autore ha voluto lanciare, che trovo forte, e particolarmente in tema nell'odierno contesto storico.
Complimenti anche per la home
Mi complimento e quoto in pieno Angelo Trapani... AI è un problema marginale in questo contesto storico, è molto bello invece il progetto fotografico di una festa di Liberazione come dovrebbe essere festeggiata. Complimenti per la Home.
Qual è l'intervento dell'AI ?
Due paroline: usare l'AI e` stato divertente e interessante ma piu` che arte fotografica si va su un'arte illustrativa. Rimane, a mio avviso, piu` interessante la fotografia quando si raggiunge il risultato che si ottiene facilmente con un programma.
Rimane comunque un mezzo interessante se usato, applicato "per l'uomo e non contro l'uomo" come purtroppo si vede in molti utilizzi. Insomma, l'eterna lotta del bene contro il male :-)
Se dichiarata, questa tecnologia sarà (nel bene ed nel male), un'altra tecnologia di trattamento immagini che si aggiunge a quelle di camera oscura o di programmi informatizzati di foto ritocco.
Poi in realtà bisognerà vedere l'onestà d'uso di chi la utilizza.
Il vero problema (di tutta l'AI in realtà , in tutti i campi) è che senza una adeguata educazione delle persone a saper leggere condizionamenti suadenti (come il canto delle sirene di Ulisse) o condizionamenti imperativi (Il Sacro uffizio e Galileo Galilei- "eppur si muove") l'intelligenza artificiale produrrà anche (molta) stupidità personale..
Se poi diverrà davvero 'autonoma', ovvero capace di decidere ed operare di sua iniziativa, saranno guai grossi...
Ovviamente faciliterá il compito a chi si vuole cimentare con la fotografia, ma non metteri mai a confronto uno scatto preso dal mondo reale con qualcosa prodotto in modo completamente (qui è doveroso il tichiamo al termine) artificiale.
L'arte (di cui la fotografia fa parte a pieno titolo) è prima di tutto frutto di ingegno, creativitá, intuizione, ma anche lavoro assiduo, tentativi, fallimenti, lezioni imparate, ... tuttecose, nel bene e nel male, tipicamente umane e difficilmente imitabili ... ed è caratterizzata anche da tanta imperfezione ... che agli algoritmi insegniamo ad evitare ... la discussione sarà lunga, la fotografia resterà unuca ed eterna, magari amiccante verso il mondo circostante per imparare qualcosa di nuovo senza contaminarsi o snaturarsi ...
Complimenti anche per la home
Per quanto concerne il dibattito sull'AI applicato al mondo della fotografia, io trovo che si tratti di una tecnologia che - se usata nel "giusto modo", STRUMENTALMENTE ed ETICAMENTE - possa semplificare/assistere alcuni passaggi e/o workarond dell'ordinaria postproduzione digitale, riducendone il tempo e certamente rendendola meno noiosa in talune evenienze. Come spesso si sente dire, non esistono buone o cattive tecnologie, ma solo "buoni o cattivi modi che l'uomo ha per sfruttarle". La natura umana, ahimé, è quella... anche una forchetta inventata per portare il cibo alla bocca in mano ad un folle può traformarsi in un'arma letale. Io non credo che la fotografia, almeno così come noi la professiamo, perderà mai i suoi cultori (più o meno puristi). Anzi, il sempre più diffuso interesse della "Z-generation" verso forme d'arte praticate o fruite con strumenti tutt'altro che tecnologicamente avanzati (si pensi alla riscoperta del vinile, più recentemente perfino delle musicassette e, non da ultimo, della fotografia a pellicola) mi fa ben sperare per il futuro (^_^)