|
Omaggio a Vivian Mayer
|
Il fascino della fotografa Vivian Maier è dovuto anche all'alone di mistero che circonda la sua vita e il suo lavoro. La vicenda di Vivian Maier, misteriosa bambinaia fotografa, diventa un caso mediatico poco dopo la sua morte, avenuta nel 2007. La sua storia è nota solo a grandi linee, così come nota è solo una piccola selezione delle sue immagini e una manciata di informazioni sulla sua vita. Ma tanto basta a creare ed alimentare il mito. E proprio grazie a ciò che recentemente, si sono fatte strada delle speculazioni che mettono in dubbio la sua stessa esistenza.
Tuttavia, le immagini che le sono state in qualche modo attribuite (lei non ha pubblicato, esposto, e forse neanche stampato mai nulla) risultano di indiscusso valore. Ciò che ci giunge, arriva grazie ad un giovane studente, tale John Maloof, che sostiene di aver acquistato a un’asta, nel 2007, delle scatole piene di rullini.
Le immagini più note riguardano principalmente persone e architetture di Chicago, New York City e Los Angeles immortalate tre gli anni '50, '60 e '70. Altre, molto apprezzate, ritraggono se stessa quasi sempre tra le vie di New York e Chicago, sebbene risulti che la Maier abbia viaggiato e fotografato in tutto il mondo.
Di questi episodi sconvolgenti, nel mondo della fotografia, esistono anche altri esempi. Uno tra questi riguarda un fotografo spagnolo scomparso in un tragico incidente con la sua moto, tale Ximo Berenguer. Di lui non si sapeva nulla, almeno fino al 2017, quando dopo la sua morte, il noto fotografo e critico fotografico Joan Fontcuberta venne a sapere delle sue foto, che gli erano state fornite dalla sorella di Ximo, sua conoscente. Fontcuberta organizzò una mostra, lanciando lo sconosciuto fotografo, da poco scomparso, nel mondo della notorietà . Fu un vero successo, le foto andarono a ruba tra i collezionisti e Berenguer acquisì una certa notorietà - post mortem - nel mondo della fotografia.
Successivamente, Fontcuberta dichiarerà che si è trattato di un bluff. Lui stesso ammise di avere fatto, come per la Mayer, un esperimento attraverso il quale è riuscito a ingannare i mezzi di comunicazione, inventando la biografia di un presunto fotografo scomparso. In realtà si trattava di foto inedite che egli stesso aveva scattato agli inizi della sua carriera. Il tutto per dimostrare che nel mondo della fotografia, come in quello dell'arte, tutto è possibile... anche bleffare. Analogamente a quanto, secondo la sua versione, è successo con la Mayer, grazie anche alla complicità di Martin Parr che si sarebbe prestato al gioco per la buona riuscita dell'esperimento.
A questo punto la domanda sorge spontanea: "Fino a che punto dobbiamo fidarci, o dubitare delle immagini?". Immagino che grazie anche all'avvento dell'intelligenza artificiale, il punto di domanda ed il dubbio che ne scaturisce, resterà tale per sempre.
Di Vivian Maier e del mistero che avvolge la sua esistenza, ne avevamo parlato tempo fa a questa pagina â–¶ Vivian Maier non esiste??
|
|
In questa, come hai giustamente notato, si tratta dell'abbigliamento della ragazza che fotografa (una semplice turista) che ha delle similitudini con quelli indossati all'epoca della Mayer.
Nella precedente immagine, mi sono invece soffermato sugli occhi, che sono una caratteristica unica nei ritratti di McCurry, e così via per tutte le altre della serie.
Tutto ciò mi ha permesso di omaggiarli con foto scattate da me, sfruttando un semplice richiamo alle loro opere. Questo era il mio intento.
Ti ringrazio molto per l'attenzione. Un caro saluto e buon weekend
@ Paolo: L'America è troppo lontana. Mi sono dovuto accontentare di una sosia a Selinunte ;)
Un saluto
Un saluto a tutti