eh si...immagino che all'alba dei tempi sia stato proprio così!!! Ottimo salto nel passato caro Saro!! Stavolta hai trasformato la tua macchina fotografica in macchina del tempo!!!!
commento questa tua stupenda immagine prima di scappare nuovamente, trovo che il pdr ed i colori siano stupendi...assolutamente da segnalare.
un saluto
Amerigo
Non immagini caro Domenico quanto mi sia piaciuta la tua definizione
"macchina del tempo",
che è tra l'altro il titolo di un film che da ragazzo,
nella versione originale,
letterarlmente mi terrorizzò.
"L'uomo che visse nel futuro", del 1960,
fu infatti ispirato dal romanzo "La macchina del tempo" di Wells.
Grazie a voi di avere gradito la mia visione di Pangea e grazie della segnalazione ;-)
Non commento facilmente le foto,non lo faccio semplicemente perchè la forma che forse ritengo migliore per esprimermi è da dietro un teleobiettivo.In breve le parole non sono il mio forte......L'unica parola che mi è venuta in mente quando ho aperto questa foto non la posso scrivere :)
L'astronave è atterrata sul pianeta.
L'alien aspetta le sue vittime in un giorno senza notte, in una notte senza giorno.
Fotona amico mio, fotona.
Un caro saluto
marco
......Ciò che m'insegnò prima lo custodisco ! È aria,
vento incessante, acqua e arena.
Sembra poca cosa per l'uomo giovane
che giunse a vivere qui con i suoi incendi,
e tuttavia il battito che saliva
e scendeva al suo abisso,
il freddo dell'azzurro che crepitava,
lo sgretolamento della stella,
il tenero dispiegarsi dell'onda
sperperando neve con schiuma,
il potere quieto, lì, determinato
come un trono di pietra nel profondo,
sostituì il recinto in cui crescevano
ostinata tristezza, oblio accumulato,
e bruscamente cambiò la mia esistenza :
diedi la mia adesione al puro movimento. P.Neruda
A mezza strada tra il Golfo di Aqaba ed il Mar Morto,
ad un'altezza tra 800 e 1400 metri s.l.m.,
nella regione montagnosa di Edom, ad est del Wadi Araba,
e più precisamente a 3 ore di strada da Amman,
si trova il mitico sito archeologico di Petra.
Il suo nome semitico era Raqmu (la Variopinta).
Fu nell'antichità una città edomita e poi divenne la capitale dei Nabatei,
dominati dai Romani.
Il complesso archeologico fu infatti rivelato al mondo occidentale
dall'esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt,
"solo" nel 1812.
Le numerose facciate intagliate nella roccia,
riferibili per la massima parte a sepolcri,
ne fanno un monumento unico,
tanto che nel 1985 Petra è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Nel 2007, inoltre,
Petra è stata dichiarata una delle cosiddette sette meraviglie del mondo moderno.
Un titolo che trasmettesse la mia percezione di "origine".
Ciò che io provavo in quel luogo isolato e desolato.
Ne consegue che sono molto felice dell'accoglieza che in così tanti avete riservato alla mia foto.
Grazie delle vostre letture.
I vostri commenti hanno centrato in pieno le mie sensazioni ed i miei medesimi pensieri.
Vi ringrazio delle vostre parole, vi ringrazio delle segnalzione e, se permetterte,
un grazie particolare a Paola per averci regalato dei versi cosi appropriati del grande Neruda.
con ritardo passo a commentare questa meraviglia ...
non ho letto ne commenti ne spiegazione per saper qualcosa di questo luogo magico
preferisco immaginare ed inventarmi da solo una storia...
magari sedermi ed attendere il "piccolo principe" mentre mi godo le superbe venature di questa terra rossa
favolosa Saro
un saluto
Meravigliosa , cosa aggiungere dopo tutte le letture degli amici sopre e gli apprezzamenti ?
Che mi e` inspiegabilmente sfuggita ! :P
L'ho vista oggi nel quaderno e sono andato a cercarl a!
Complimenti per la Home , Saro ! :)
un saluto
Amerigo
Non immagini caro Domenico quanto mi sia piaciuta la tua definizione
"macchina del tempo",
che è tra l'altro il titolo di un film che da ragazzo,
nella versione originale,
letterarlmente mi terrorizzò.
"L'uomo che visse nel futuro", del 1960,
fu infatti ispirato dal romanzo "La macchina del tempo" di Wells.
Grazie a voi di avere gradito la mia visione di Pangea e grazie della segnalazione ;-)
Ciao, saro
Un caro saluto, Francesco.
Chapeau Saro,chapeau !
Valerio
L'alien aspetta le sue vittime in un giorno senza notte, in una notte senza giorno.
Fotona amico mio, fotona.
Un caro saluto
marco
Per il momento, visto che è tardino tardino,
mi limito ad inviare a ciascuno di voi un grande grazie e poi, con calma,
ve la racconto bene :-)
Un caro saluto a tutti!
saro
Nicola
Un caro saluto, Lele.
Bravissimo :-)
vento incessante, acqua e arena.
Sembra poca cosa per l'uomo giovane
che giunse a vivere qui con i suoi incendi,
e tuttavia il battito che saliva
e scendeva al suo abisso,
il freddo dell'azzurro che crepitava,
lo sgretolamento della stella,
il tenero dispiegarsi dell'onda
sperperando neve con schiuma,
il potere quieto, lì, determinato
come un trono di pietra nel profondo,
sostituì il recinto in cui crescevano
ostinata tristezza, oblio accumulato,
e bruscamente cambiò la mia esistenza :
diedi la mia adesione al puro movimento. P.Neruda
g t
A mezza strada tra il Golfo di Aqaba ed il Mar Morto,
ad un'altezza tra 800 e 1400 metri s.l.m.,
nella regione montagnosa di Edom, ad est del Wadi Araba,
e più precisamente a 3 ore di strada da Amman,
si trova il mitico sito archeologico di Petra.
Il suo nome semitico era Raqmu (la Variopinta).
Fu nell'antichità una città edomita e poi divenne la capitale dei Nabatei,
dominati dai Romani.
Verso il secolo VIII fu abbandonata in seguito alla decadenza dei commerci ed
a catastrofi naturali e, benché abbia ospitato famiglie beduine fino ad anni recenti,
fu in un certo senso dimenticata fino all'epoca moderna.
Il complesso archeologico fu infatti rivelato al mondo occidentale
dall'esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt,
"solo" nel 1812.
Le numerose facciate intagliate nella roccia,
riferibili per la massima parte a sepolcri,
ne fanno un monumento unico,
tanto che nel 1985 Petra è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Nel 2007, inoltre,
Petra è stata dichiarata una delle cosiddette sette meraviglie del mondo moderno.
.....
.....
Il luogo è accessibile da est attraverso un canyon
lungo circa 1,5 km e profondo fino a 200 metri,
Trattasi del "Sîq", che ospitava la principale strada di accesso.
Forse la ricorderete dal film "Indiana Jones"
Una caratteristica particolare della pietra arenaria del luogo
è la variazione del colore,
con sfumature dal giallo ocra al rosso fuoco ed al bianco.
Le striature, ben evidenti in questa immagine,
sono dovute alla diversa concentrazione degli ossidi
durante il lungo processo di consolidamento.
Queste spettacolari variazioni cromatiche sono particolarmente visibili
sulle pareti rocciose ed i soffitti di molte tombe.
Nel caso di questa immagine, sulla roccia lungo il "Siq"
Da fotografo che crede "pure" nei titoli,
ho pensato che questa immagine ne meritasse uno adeguato,
.....
.....
Un titolo che trasmettesse la mia percezione di "origine".
Ciò che io provavo in quel luogo isolato e desolato.
Ne consegue che sono molto felice dell'accoglieza che in così tanti avete riservato alla mia foto.
Grazie delle vostre letture.
I vostri commenti hanno centrato in pieno le mie sensazioni ed i miei medesimi pensieri.
Vi ringrazio delle vostre parole, vi ringrazio delle segnalzione e, se permetterte,
un grazie particolare a Paola per averci regalato dei versi cosi appropriati del grande Neruda.
Cari saluti a tutti!
saro
non ho letto ne commenti ne spiegazione per saper qualcosa di questo luogo magico
preferisco immaginare ed inventarmi da solo una storia...
magari sedermi ed attendere il "piccolo principe" mentre mi godo le superbe venature di questa terra rossa
favolosa Saro
un saluto
Voglio ringraziare tutti coloro che, prima e dopo,
si sono fermati ad osservare questo mio lavoro giordano.
Un grazie doppio a voi che mi avete molto gentilmente segnalato.
Cari saluti.
saro
E' pietra antichissima e misteriosa.
Grazie di avere gradito!
saluti da saro
Che mi e` inspiegabilmente sfuggita ! :P
L'ho vista oggi nel quaderno e sono andato a cercarl a!
Complimenti per la Home , Saro ! :)
cari saluti,
saro