immagino che piacevolissima sorpresa sia stata... per entrambi!!! Per te che hai incontrato un orsetto così carino e simpatico, per lui che ha incontrato un fotografo così attento e sensibile, oltre che bravo.
Un saluto, Marco
Bellezza...!!!! :)
Saperlo libero e` poi la cosa piu` bella!!!
Complimenti per l'incontro!!!
P.S. Pericoloso poi un sacco,la madre non era lontano!!! ;)
eh beh... per quanto riguarda la foto non c'è nulla da dire se non che la wilderness regala sempre emozioni doppie...
grandissima immagine proprio per il senso che regala il fatto che sia libero..
per il resto non so se sarei riuscito nello scatto .. sarei stramazzato al suolo per l'emozione ...
sempre grande Saro..
Eravamo non lontano da Jasper nello Stato di Alberta,
dunque in Canada.
E' difficile e raro persino in luoghi come quello,
il territorio degli immensi ghiacciai perenni,
imbattersi in un orso bruno,
dato che per loro natura,
quando percepiscono la presenza di umani,
cambiano direzione ben prima di essere visti.
Quindi, prima di tutto va citata la componente c...
...che però favorire gli audaci ed i meritevoli ;-)))
Non lontano da noi, una radura con erba relativamente bassa,
poi, subito più in la, della vegetazione più alta ed poi ancora oltre il bosco ben fitto.
Il tutto dura non più di trenta secondi.
Tra l'erba bassa avvistiamo prima la madre,
rivolta verso di noi e la quale subito dopo,
data appena un'occhiata nella nostra direzione,
fa prima un paio di passi verso di noi e poi,
dopo esserci fermata a guardarci,
inizia a muoversi in direzione del bosco.
Dietro di lei due piccoli,
di cui all'inizio si vede a malapena tra l'erba la schiena e la testa,
che la seguono subito in fila serrata.
Abbiamo appena il tempo per qualche scatto di poco valore,
quando già stanno per sparire tra la vegetazione più alta.
E' a quel punto che il l'ultimo della fila si ferma,
si gira verso di noi e,
per un breve attimo,
si alza sulle due zampette posteriori e si guarda indietro.
Come notate dallo sguardo rivolto altrove, di noi sembra preoccuparsi ben poco.
Dall'inizio non ho mai staccato l'occhio dal mirino per un solo attimo.
Ho il 24-105mm, già allungato al massimo.
Scatto!
Evidente che ho dovuto poi croppare :-)
A voi,
pochi ma di bocca buona,
questo scatto è piaciuto molto ed a me,
che ho solo rare opportunità per misurarmi con questo genere di fotografia,
la cosa fa grande piacere.
Quindi vi invio questo racconto insieme ad un grazie ancora più grande del solito.
spero per te che sia un notevole crop, mamma orsa con i piccoli da vicino avrebbe potuto affettarvi con le sue unghiette...... resta comunque una grande cattura, invidiosamente la osservo
Un caro saluto, Francesco.
come limpidissima era l'acqua del ruscello che scorreva nei pressi.
Un incontro indimenticabile infatti, che,
come poi racconterò,
ci è rimasto dentro.
Grazie Antonio e Francesco di averla apprezzzata.
un caro saluto da saro
Un saluto, Marco
Saperlo libero e` poi la cosa piu` bella!!!
Complimenti per l'incontro!!!
P.S. Pericoloso poi un sacco,la madre non era lontano!!! ;)
grandissima immagine proprio per il senso che regala il fatto che sia libero..
per il resto non so se sarei riuscito nello scatto .. sarei stramazzato al suolo per l'emozione ...
sempre grande Saro..
Un'emozione davvero grande!
Eravamo non lontano da Jasper nello Stato di Alberta,
dunque in Canada.
E' difficile e raro persino in luoghi come quello,
il territorio degli immensi ghiacciai perenni,
imbattersi in un orso bruno,
dato che per loro natura,
quando percepiscono la presenza di umani,
cambiano direzione ben prima di essere visti.
Quindi, prima di tutto va citata la componente c...
...che però favorire gli audaci ed i meritevoli ;-)))
Non lontano da noi, una radura con erba relativamente bassa,
poi, subito più in la, della vegetazione più alta ed poi ancora oltre il bosco ben fitto.
Il tutto dura non più di trenta secondi.
Tra l'erba bassa avvistiamo prima la madre,
rivolta verso di noi e la quale subito dopo,
data appena un'occhiata nella nostra direzione,
fa prima un paio di passi verso di noi e poi,
dopo esserci fermata a guardarci,
inizia a muoversi in direzione del bosco.
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Dietro di lei due piccoli,
di cui all'inizio si vede a malapena tra l'erba la schiena e la testa,
che la seguono subito in fila serrata.
Abbiamo appena il tempo per qualche scatto di poco valore,
quando già stanno per sparire tra la vegetazione più alta.
E' a quel punto che il l'ultimo della fila si ferma,
si gira verso di noi e,
per un breve attimo,
si alza sulle due zampette posteriori e si guarda indietro.
Come notate dallo sguardo rivolto altrove, di noi sembra preoccuparsi ben poco.
Dall'inizio non ho mai staccato l'occhio dal mirino per un solo attimo.
Ho il 24-105mm, già allungato al massimo.
Scatto!
Evidente che ho dovuto poi croppare :-)
A voi,
pochi ma di bocca buona,
questo scatto è piaciuto molto ed a me,
che ho solo rare opportunità per misurarmi con questo genere di fotografia,
la cosa fa grande piacere.
Quindi vi invio questo racconto insieme ad un grazie ancora più grande del solito.
Cari saluti da saro
Un saluto, Marco
Un grazie ed un saluto da me e dal picoletto.
saro
Nicola
Trattasi di circa 1/6 del fotogramma originale.
L'idea di essere smembrato dalla mamma poco mi sorride infatti ;-))
Credo pure io Paola che sia proprio "dolcezza"
la parola che meglio si addice a questo "ritratto".
Un grazie ad entrambi dei graditi commenti.
cari saluti, saro