ritorno dalla nonna
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La vita è strana, Luciano Caturegli è stato il mio maestro all'inizi della mia piccola carriera fotografica, è stato lui ad insegnarmi i primi accorgimenti, ricordo che ho fatto il viottolo a casa sua, a chiedere informazioni, e restavo stupito ammirando le sue foto attaccate al muro, e mi chiedevo come cavolo facesse a immortalare tali bellezze dentro un fotogramma, quante volte l'ho invidiato, .........sognato di diventare come lui, .......ed oggi, mi trovo nella situazione di essere io, a fare una recensione ad una sua, ennessima, bellissima fotografia.
Sono passati più di 25 anni da quei giorni, ritrovare il guru, che mi iniziò alla fotografia è stata una sorpresa, molto piacevole, e ancor più sorprendente, vedere che il maestro non ha perso la mano, anzi continuo ad ammirare le sue immagini, come 25 anni fa, cercando ancora oggi di imparare, perchè da Luciano c'è da imparare, basta vedere questa fotografia che ho preso in esame oggi.
Ricordo le sue immagini come fosse ieri, e questa non sfigurerebbe certo accanto alle altre, che spero siano sempre li dove le ricordo, è un grande scatto questo, una street, ma potrebbe essere anche un pezzo di un portfolio, un'immagine, comunque sia, che regge da sola, all'interno di un portfolio sarebbe certo lei ad essere la regina, supportata dal resto delle fotografie, un'immagine che parla, racconta, sicuramente composta bene, ma è la storia, che fa "questa" fotografia, non certo la composizione.
Come sempre, ogni visitatore che ha osservato questa immagine, avrà avuto le sue emozioni personali, a secondo della cultura fotografia e della propria sensibilità .
Personalmente mi ha colpito immediatamente fin dall'icona, aperta, mi si è aperto un mondo davanti, un'immagine non difficile da leggere ed interpretare ma quanto è toccante............
Chi non ha tra i suoi ricordi, l'essere stato tra le braccia del nonno o nonna, in un momento di sconforto, e se la memoria non Vi tradisce, la mia non lo fa, erano molto più calde e confortanti di quelle dei genitori, la bicicletta abbandonata li',la bimba in braccio alla nonna dice tutto, si può discutere sul significato della bicicletta, può avere diverse interpetrazioni, ecco l'importanza di un portfolio completo, con delle immagini che aiutano a decifrare alla perfezione quello che l'autore voleva comunicare.
Senza cadere in cose strane, la bicicletta in terra potrebbe essere semplicemente il risultato di un brutto volo, ma a quell'età le prime esperienze sono tutte delle montagne da scalare, anche una semplice caduta diventa un dramma, e le bracine della nonna diventano un rifugio, un recinto contro il mondo esterno.
Interessante anche la parte scura, potrebbe avere un grande rilievo,ma qui veramente, sento la mancanza di un supporto fotografico più ampio, nella mia lettura, quella della caduta, il nero diventa semplicemente un riempimento, uno sfondo dove Luciano ha costruito il resto dell'immagine con un supporto fotografico, con altre indicazioni potrebbe cambiare tutto.
Altro punto molto importante da non sottovalutare, in questo genere di fotografia, il coraggio di scattare, io non so se queste persone sono conoscenti di Luciano, oppure è una scena che ha trovato nell'eterno itenerare alla ricerca del "click" magico, nel primo caso bravo Luciano, per aver saputo guidare alla grande gli attori, nel secondo grande Luciano, perchè sparare sulla gente è sempre difficile, ci vuole tatto, bisogna instaurare un rapporto con le persone, oppure diventare quasi invisibili e magari con una fotocamere il più silenziosa possibile.
Sicuramente è un'immagine che va dritta al cuore, una fotografia che non può passare inosservata, e non è passata come tale, una dimostrazione che quando c'è talento, si può stare lontani dal mondo anche per anni, ma la mano e l'occhio, sono ormai contagiati dall'argento, oggi potremmo virarlo, dai pixel!!!!!
Un'ultima piccola cosa, qualcuno potrebbe storgere il naso, sul punto di ripresa, per me invece in questo caso è diventato un punto che rafforza ancor più tutta la scena, questioni di punti di vista!
Quando si ritrova un pezzo della propria storia, è sempre un piacere, e Luciano è stato un pezzo importante della mia storia, quando lo conobbi pensavo di essere un bravo fotografo, conoscere Luciano mi fece capire quanta minestra Barilla avevo ancora da mangiare, ma posso solo ringranziarlo.
A chi comincia ora, posso solo dire di avere pazienza, la fotografia non si impara in 2 giorni o in 2 mesi, forse neppure in 2 anni, oggi io sono più di 25 anni che fotografo, e posso garantire che ho ancora tanto da imparare, basta non perdere di vista un punto, divertiamoci con la fotografia, non la facciamola diventare un'ossessione...................
Complimenti Luciano per questa ennesima immagine, spero di vederne ancora tante, un ringraziamento personale, oggi, va ad Augusto Parenzi, che gentilmente mi ha ospitato a casa sua, permettendomi di fare la mia recensione settimanale, purtroppo sarò fermo ancora per qualche giorno, grazie Gospe!
Riccardo Corsini
A.G. Elav89
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Ciao, Marco
francesco
:-(
Ciao
Bella.
Ciao,
Silvio