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a Cià ula
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...Restò – appena sbucato all’aperto – sbalordito. Il carico gli cadde dalle spalle. Sollevò un poco le braccia; aprì le mani nere in quella chiarità d’argento.
Grande, placida, come in un fresco luminoso oceano di silenzio, gli stava di faccia la Luna.
Sì, egli sapeva, sapeva che cos’era; ma come tante cose si sanno, a cui non si è dato mai importanza. E che poteva importare a Cià ula, che in cielo ci fosse la Luna?
Ora, ora soltanto, così sbucato, di notte, dal ventre della terra, egli la scopriva.
Estatico, cadde a sedere sul suo carico, davanti alla buca. Eccola, eccola là , eccola là , la Luna… C’era la Luna! la Luna!
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Bellissima citazione letteraria
Bellissimo omaggio al maestro ed alla sua creazione
Aggiungo un particolare per chi non ha letto Pirandello: Ciaula oppure Ciavula, (nome del protagonista del suo romanzo) è il nome siciliano della cornacchia e di tutti i corvidi in genere.